a cura di Diletta Pampaloni Psicologa e allieva Csapr
Quando ero piccola, io e mio
fratello minore non facevamo che guardare i classici Disney a rotazione.
Non importava se la cassetta di turno era usurata e scattava un po': tanto
sapevamo le battute più belle a memoria! Ogni volta c'era qualcosa di speciale
e allo stesso tempo banalmente rassicurante.
Disney può piacere o meno per le sue politiche aziendali ma a livello di "storie comuni" rappresenta, a mio parere, un tesoro a dir poco inestimabile.
Le storie Disney possono rappresentare un punto di accesso fondamentale,
soprattutto se lette in chiave relazionale, anche durante il lavoro
terapeutico.
Personalmente, unendo l'utile al dilettevole, ne approfitto per non perdermi
mai una nuova uscita.
Disney ha
da poco rilasciato il lungometraggio "Encanto", ambientato in una
colorata e vivace Colombia, che narra le vicende della numerosa e magica famiglia
Madrigal! Mirabel Madrigal è una ragazza simpatica e dolce, con un variopinto vestito blu (colore che rappresenta l'appartenenza al suo "ramo" familiare) e buffi occhiali tondi e verdi. La ragazza è la protagonista del lungometraggio e apre la "seduta" con la più classica delle narrazioni: "andava tutto bene, fino a quando..." Mirabel ci
racconta, attraverso un genogramma cantato e in movimento, della sua
famiglia: la capostipite è Nonna Abuela che vive con i suoi tre figli (e
relative famiglie) in una casita magica. La matriarca non ha poteri magici
ma ha il ruolo di tenere tutta la famiglia unita e al suo
"posto". Bruno è il paziente designato che, in gran segreto, sacrifica la sua socialità e sanità mentale (leggero accenno al Disturbo ossessivo compulsivo, con un adorabile "tocco legno") passando la sua vita a riparare delle crepe che, nel corso degli anni, si sono create nei muri interni della casa. Bruno cerca disperatamente di scongiurare la sua stessa nebulosa visione che prevede la distruzione della casita magica per "colpa" di Mirabel. Mirabel riuscirà, in una perfetta ottica cibernetica di secondo ordine, in un sogno proibito per molti psicoterapeuti: salvare la sua famiglia. In questa pellicola che parla al trigenerazionale, Disney trasmette quanto sia importante accettare i cambiamenti, anche quelli che ci spaventano. La
famiglia Madrigal avrebbe sicuramente bisogno di qualche seduta di terapia
familiare per un lapalissiano problema di invischiamento, ma per ora va bene così... Encanto
ha degli oggettivi problemi con la trama ma è un piccolo gioiellino a livello
di narrazione sistemica. |
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