Gianmarco Manfrida
Per gli
allievi ed ex-allievi insoddisfatti e dubbiosi che cercano altri indirizzi, approfondimenti,
insegnanti, fornisco una breve rassegna di scuole di magia raccomandate. Naturalmente,
il Centro Studi di Prato è gemellato e ha frequenti scambi con queste scuole,
con molte delle quali condivide metodi formativi e libri di incantesimi.
Da “Il mago”,
di U.K. Le Guin:
-
Signore,
tutti questi incantesimi si somigliano: quando ne conosci uno li conosci tutti.
E appena cessa la tessitura dell’ incantesimo, l’ illusione svanisce. Ora, se
io trasformo un sassolino in diamante –(e lo fece, con una parola e un brusco
movimento del polso)- cosa devo fare perché il diamante rimanga diamante? Come
si può bloccare l’ incantesimo della metamorfosi per farlo durare?
Il maestro delle mani…mormorò una parola, Tolk, e il sassolino tornò a essere un
grigio e ruvido frammento di roccia.
-
Questo
è un sasso: tolk nella Vera
Favella…E’ se stesso. E’ parte del mondo. Con la metamorfosi-illusione puoi
farlo sembrare un diamante o una mosca o un occhio o una fiamma…ma è soltanto
apparenza. L'illusione inganna i sensi di chi osserva: lo induce a vedere,
udire, sentire che l’oggetto è mutato. Ma non muta l'oggetto stesso. Per
cambiare questo sasso in gemma, devi mutare il suo vero nome. E far questo,
figlio mio, anche ad un così piccolo frammento di mondo, significa cambiare il
mondo stesso. Si può fare. In verità si può fare…ma non dovrai cambiare una
sola cosa, un solo sassolino o un solo granello di sabbia, se non quando saprai
quale bene e quale male deriveranno da quell'atto. Il mondo è in equilibrio. Il
potere di trasmutare e di evocare può alterare la stabilità del mondo. Devi
seguire la conoscenza e servire la necessità. Accendere una candela è gettare
un’ ombra.
Certo che
alla scuola di magia di Roke gli allievi
dotati vengono messi subito di fronte alla responsabilità: che cos'è la
realtà? L'illusione può anche trasformarsi in cambiamento del mondo? A che
prezzo per gli equilibri circostanti? Se nei libri di Fantasy oggi troviamo le
storie di formazione, i modelli di crescita che una volta venivano proposti
agli adolescenti attraverso i film western o i libri di avventura, quella di
Roke è la scuola più ecosistemica di tutte…Non per nulla i problemi per il
giovane mago Ged derivano non da draghi streghe e spiriti antichi, ma dall'evocazione per un atto di orgoglio di un’ombra, espressione del proprio
narcisistico egocentrismo. Ecco appunto l’ ultimo insegnamento per giovani
maghi:
-
Come
tutti i ragazzi, tu pensavi che un mago potesse fare qualunque cosa. Un tempo
lo pensavo anch'io. Lo pensavamo tutti. E la verità è che quando il vero
potere di un uomo cresce e la sua conoscenza si amplia, la via che può
percorrere diventa sempre più stretta: finché lui non sceglie più nulla ma fa
solo ed esclusivamente ciò che deve fare…
Chi si
trovasse a disagio in una scuola di tale rigore morale, fondata sul senso di
responsabilità individuale, o recalcitrasse di fronte all'impegno di imparare
a memoria liste interminabili di veri nomi per conoscere e modificare la
realtà, può cercare di farsi ammettere come Harry Potter a qualche corso a
Hogwarts: lì le materie da studiare non sono così impegnative, il clima è più
rilassato, ampio spazio è dato agli sport…Insomma, un vero college, dove
amicizie e doti naturali contano più delle materie di studio. Ogni tanto
qualche pericolo da affrontare con generosa abnegazione e superare con coraggio
e con l’appoggio degli amici fa da esame per lo studente, per alcune bocciature
non ci sono prove di recupero, ma certo l’ambiente studentesco è molto più
allegro che a Roke; si mangia meglio, si vola sulle scope, si fanno scherzi ai
compagni, si incontrano animali fantastici, si va in vacanza a casa…I maestri
non sempre sono all'ltezza, qualcuno poi è proprio maligno, però con dei buoni
amici al fianco tutto si può superare e la figura di un preside mago da
ammirare e rispettare aiuta, anche se ti mette sempre nei guai e non ti dà
molto spago a livello personale. Un po’ per volta il mondo degli adulti si
rivela più complesso, più cupo, più triste, e anche i confini tra giusto e
ingiusto, bene e male diventano meno distinti, però per allora si spera che gli
allievi saranno cresciuti abbastanza da emulare per ascetismo missionario e
rigore morale quelli di Roke…
Resta sempre
valido anche l’ insegnamento privato individuale: nell'Apprendista del mago, primo
volume di una lunga saga di Joseph Delaney solo parzialmente tradotta in
italiano, Tom Ward ha tutti i requisiti per diventare mago, essendo settimo
figlio di un settimo figlio. Deve però affrontare una lunga formazione vecchio
stile come apprendista unico e a tempo strapieno del signor Gregory, senza
garanzie sindacali e nemmeno di sopravvivenza se sbaglia ad imprigionare
qualcuna delle numerose entità maligne che deve affrontare. Per giunta anche
tra gli umani i maghi non sono molto apprezzati: fanno concorrenza alla Chiesa
che gli scatena dietro gli inquisitori, suscitano allarme e diffidenza, sono
pagati poco e malvolentieri. Se si sbagliano le misure della lapide di pietra
per chiudere un malefico boggart in una fossa…ci si lasciano le dita se non la
vita; se non si è abili a lanciare catene d’argento e imprigionarle le streghe
ti fanno a pezzetti e usano le tue ossa per altri malefici. Quanto alle
ragazze…o non ti guardano nemmeno o sono streghe da evitare, riconoscibili per
le scarpe a punta! E’ uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo…e poi non è
detto che qualche giovane strega non possa convertirsi per amore…e ci si può
procurare una qualche forma di sopravvivenza eterna:
-
Il
punto più alto della Contea è segnato dal mistero. Si dice che lassù durante
una terribile tempesta sia morto un uomo. Lui solo aveva osato sfidare il male
che minacciava il mondo. Poi tornarono i ghiacci. E quando si sciolsero,
persino la forma delle montagne e i nomi dei paesi della valle erano cambiati.
Ora, sul punto più alto dei rilievi, non rimane traccia di ciò che si compì
tanto tempo fa. Ma il suo nome è sopravvissuto. Lo chiamano
WARDSTONE
Beh, dopo
una lunga vita, infinite avventure, tanti mostri fatti fuori e qualche strega
intrigante accanto, non è poi una così brutta fine…Certo meglio che essere un
bastardo reale e ricevere una formazione
non da mago ma da Assassino (L’Assassino del re, di Robin Hobb): vita da
cani quella, dietro le quinte del potere, costretti a rinunce mostruose e a
subire torture e persecuzioni per il trono dei Lungavista. La magia è intorno,
l’ Assassino ne è privo, è solo un indispensabile Catalizzatore di avvenimenti,
magici e non…Un ruolo sofferto da “bastardo per bene”, per gente diversa che
sogna di essere come tutti ma ha un compito da eseguire, per il quale non c’è
da esitare di fronte a nessun sacrificio e a nessuna sofferenza da subire o da infliggere, per il bene
generale. Per coloro a cui piace essere un eroe oscuro, ma determinante…
Può sempre
andare peggio: nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin vi
sono molti apprendisti per diversi posti, il più conteso è quello di sovrano di
Occidente, ma la concorrenza in questo ambiente feudale e medioevale è feroce,
e “Il gioco del trono non lascia scelte: o vinci o muori”…All’ undicesimo
volume nessuno ha ancora imparato abbastanza bene né da genitori né da mentori
di diverso genere, ma la classe degli studenti si è già sfoltita parecchio.
Naturalmente in una saga così vasta si possono cercare altre vie di
apprendimento: per la magia, bisogna avere a che fare con i morti, saper
cambiare faccia, saper uccidere, sapersi mescolare alla gente normale per
carpirne i segreti, saper battere il maestro riconoscendolo anche se temporaneamente
ciechi…Non si sa nemmeno se alla fine il diploma sarà da mago o da assassino,
che cosa impari lo scopri alla tappa successiva, ma se sei in fuga dal boia
della regina o rischi il matrimonio con un sadico in fondo va bene anche così.
Insomma, ci
sono scuole più dure del Centro Studi di Prato…e insegnanti più severi del
sottoscritto! Potete anche fermarvi qui, e sviluppare la magia con la costante
pratica e qualche confronto con colleghi o supervisione con maestri…Voldemort,
i boggart, l’ Ombra e le forze del male non prevarranno contro di voi, se non
dubiterete e aprirete loro il varco. Forza, maghe, cavalieri e apprendiste/i
del Centro Studi di Prato!
Bibliografia
Delaney
Joseph, L’ apprendista del Mago, Mondadori, 2004
Delaney
Joseph, La maledizione del Mago, Mondadori, 2007
Hobb Robin,
L’ apprendista assassino, Fanucci, 2005
Le Guin
U.K., Il Mago, Mondadori, 2005
Martin
George R.R., Il trono di spade. Le cronache del ghiaccio e del fuoco vol.1-2,
Mondadori, 2011
Rowling
J.K., Harry Potter e la pietra filosofale, Salani, 1998
Nessun commento:
Posta un commento