di Daniela Tortorelli, psicologa psicoterapeuta, didatta e presidente di Csapr Prato.
L’approccio
relazionale permette di dare un senso al comportamento umano, dei
singoli, delle coppie, delle famiglie e delle organizzazioni, perché
insegna ad osservarlo nel contesto in cui si manifesta e offre
strumenti di valutazione, lettura e intervento unici. Il pensiero
circolare sistemico è solo una della possibilità che offre questo
paradigma.
il mondo della psicologia dello sport avevo già
avuto una formazione relazionale; inoltre, ero stata un’atleta di
alto livello. Per me è stato naturale usare in ambito applicativo le
risorse e l’ottica sistemico-relazionale, perché il mondo
dell’attività sportiva è fatto di relazioni che influenzano il
benessere e il rendimento dell’atleta. L’approccio sistemico
relazionale è stato per me un enorme valore aggiunto che ho
integrato con gli strumenti di base comunemente usati in questa
disciplina, che mi ha permesso di lavorare in realtà articolate e
complesse come quelle del mondo sportivo in cui sistemi e
sottosistemi si intrecciano e si influenzano reciprocamente, in
realtà particolarmente articolate.
L’approccio
relazionale è stato fondamentale nel fornire strumenti operativi e
di valutazione sia per il mental training (concerne la possibilità
di ottimizzare e talvolta migliorare la prestazione sportiva), sia
per la promozione della salute e del benessere dell’atleta, della
squadra, dei tecnici, delle famiglie, e della società sportiva.
Inoltre,
lavorare relazionale mi ha permesso di ampliare le possibilità di
intervento ad aree impensabili per uno psicologo dello sport che non
conosce questo paradigma, estendendole anche a tutte quelle
situazioni di confine con l’ambito clinico cosi frequenti nelle
richieste di intervento sportivo.
Lo
psicologo dello sport che si avvale del paradigma relazionale può
cosi collocarsi come esperto del settore dotato di “una marcia in
più” professionale, in quanto dotato di competenze
psicoterapeutiche che lo mettono in condizioni di lavorare sia
nell’area educativa che in quella della clinica sportiva, fino
all’area delle organizzazioni, districandosi al meglio fra i vari
tipi di richieste di aiuto.
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